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Showing posts from April, 2008

Rosencrantz e Guildenstern sono morti

Ma perché devono morire? Non hanno fatto nulla di male, non comprendono, ignorano cosa gli stia succedendo. Tom Stoppard sapeva cosa stava facendo Ieri giornata di spiaggia particolare che si trasforma in usuale giornata di spiaggia in Morro Jable. Però un po' diversa dal solito. Siamo una bella compagnia, ci portiamo panini e bevande. Una giornata di relax quasi totale e con tempo stupendo. Tre bagni, una nuotata al largo. Buone notizie per qualcuno, un amico che ha bisogno che per fortuna trova un lavoro, meno buone notizie per qualcun altro, io, che perdo un cambio di lavoro. Purtroppo sta passando il tempo e non sopporto più il mio lavoro. Mi costa fatica presentarmi in hotel, lavorare con i nuovi compagni, sorridere ai vecchi. Tempo di cambiamenti, sembra, e io non ho la forza di sopportarli. La giornata di ieri avrebbe dovuto darmi una possibilità, invece alla fine me la toglie. Sebbene ne incontri un'altra. Ma non so che fare. Rimanere e aspettare il cambio radicale? Cam

Sotavento - CANCELED -

Eccoci pronti per andare alla Playa de Sotavento. Seguiranno foto e impressioni.

Be Hot, my friend

Ovvero: il ritorno del vento caldo del deserto. Ieri notte ho avvertito il cambio. Fino verso le 3 e mezza ho lavorato con il maglione (sì, sono un freddoloso) e avevo anche freschetto, poi, piano, lento all'inizio e poi sempre più forte, il vento si è levato e la temperatura è cambiata. Già alle sei ho tolto il maglione è anche in camicia si sentiva il calore. È tornato il vento dal deserto. Verso le cinque del pomeriggio ho deciso di uscire per non fare il morto in casa e così, armato della mia stupidità, mi sono diretto verso il faro... correndo. Vento in faccia che ti leva ogni goccia di sudore, ma caldo come un phon. Arrivato al faro vado in spiaggia (e incontro due amici) e mi butto in acqua. C'erano onde, e ho fatto il bagno più lungo deggli ultimi mesi. Un po' di sole e poi al Tortuga, dove mi capita di suonare io invece di ascoltare. E suonare e cantare con l'amplificazione dà una certa soddisfazione. La sera cenetta solitaria con piatto di pasta al tonno (sto

Triple!

Eccomi qua alle 4:30 del mattino, al lavoro quando vorrei essere tantissimo nel mio lettuccio a dormire. Sono molto stanco, forse troppo. Bah. Passiamo alle novità eclatanti. Da oggi cercherò di tenere aggiornato questo blob di un blog non in una, non in due , ma ben in TRE lingue! Aggiungerò anche l' inglese , un po' per esercitarmi (che fa sempre bene), un po' per Egosmiuratismo (e cioè perché potrebbe capitare che mi leggano pure in paesi anglofoni e mi piacerebbe che mi comprendessero), un po' perché comincio ad avere amicizie sparse per il mondo e non solo italo-spagnoleggianti, un po' perché un ragazza del Nord mi dice che è in difficoltà col suo italiano (ahia... devi esercitarti, bella signorina!). Vedremo come saprò gestire tutto questo (ovviamente scriverò quasi sempre prima in italiano e poi arriveranno le traduzioni... molto libere, come sempre!). In ogni caso: torniamo alla stanchezza. Oggi corso di Educazione alla Sicurezza sul Lavoro (che gli spagn

Vecchie strade, nuove strade

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Eccomi un'altra volta. L'aggiornamento del blog è a rilento ultimamente a causa di problemi tecnici e non, ma soprattutto tecnici. Firewall che tagliano troppi fuochi, laptop che leccano troppe top model e via dicendo. Ho cambiato finalmente vita! No, non ho infine deciso di diventare vegano, no. Però ho abbandonato le notti per tornare a lavorare di giorno (poi neanche troppo, visto che stanotte e domani tornerò alle vecchie abitudini). Il cambio mi ha un po' scosso, non sono più abituato a stare tra la gente, a guardar fuori e vedere un mondo illuminato. Però non è così male, via. Inoltre, sempre lavorativamente parlando, devo decidere se trasferirmi pure io in paradiso oppure rimanere in questo purgatorio che presto si trasformerà in inferno. Non avete capito niente? No?!? Bene, mi spiego, per una volta. Semplicemente devo decidere se andare a lavorare nel Barcelò Jandia Mar, dove come capa recepcion c'è Julia e dove lavora pure Marina e dove, per inciso, la mole di

Night's end

E i turni di notte sono finiti. Finiscono non troppo presto, perché davvero non ce la faccio più. Finiscono non troppo tardi, perché un poco ho approfittato. In ogni caso finiscono con un po' di stress e una bella incazzatura, visto che la svogliatezza dei compagni di lavoro continua a lasciarmi regali notturni e che oggi libero, ma domani lavoro... e poi due notti e poi un altro giorno libero e poi due mattine: insomma una settimana di merda. In compenso oggi forse vado in spiaggia. E magari vado a suonare. Adesso in ogni caso è il momento di dormire, presto scriverò qualcosa di nuovo, via! Y los turnos de noche se acabaron. Se acabaron no demasiado temprano, porqué estoy reventado. Se acabaron no demasiado tarde, porqué un poco he aprovechado. Se acaban con un poco de estress y me he enfadado, ya que la poca gana de mis compañeros me deja regalos nocturnos y que hoy libro, pero ya mañana trabajo... luego dos noches y un otro dia libre y luego dos mañanas: una semana de mierda. Pe

Le chiavi di casa e altre inezie

Diciamo che oggi era venerdì. Che è il mio secondo giorno libero. Che ho dormito fino alle 19:30 e quindi ho perso l'ennesima giornata. Che questo un po' mi fa' girare le palle, ma solo un po'. Poi si decide di uscire, si va al Tortuga per prendere una birretta e fare due chiacchiere con un'amica in santa pace, poi solito posto denso di inutilità e musica a alto volume... e quindi si decide di andare a casa. Se non fosse che le chiavi della suddetta le si è lasciate nella suddetta. Se non fosse che le coinquiline sono entrambe fuori di casa a fare i cavolacci loro e sono irreperibili. Beh... senza farla troppo lunga. Si è fatto festa fino alle 7 del mattino, festa tranquilla, festa allegra a volte, a volte irrequieta... e poi si è entrati dalla finestra. Son meglio dell'uomo ragno. Adesso mi sparo un panino con salame e formaggio, ché ho una fame pazzesca. E oggi si dorme fino alle sette. Saluti! Decimos que hoy fuera viernes. Que es mi segundo dia libre. Que he

Il bene, il male... e altri quattro folletti

Guarda te i casi della vita. Un giorno fai una cosa per qualcuno e il giorno dopo quel qualcuno fa una cosa orribile (che già non è male), poi due giorni dopo è in gattabuia (e questa è meglio). Io parlavo di spensieratezza, di giornate ventose in cui restare abbracciati a fare all'amore, di politica e di sport... e mi capita sotto il naso la violenza. Domestica. Lacrime, polizia che porta ragazze nella notte in hotel per cercare stanze sicure in cui dormire. Ingiunzioni, e poi arresti e processi. Niente di troppo vicino alla mia sfera affettiva, ma nemmeno niente di troppo lontano. Diciamo persone che si conoscono bene, per cui non si prova nulla, ma che da un anno più o meno fanno parte della tua vita. -Taccio di altra violenza che già mi aveva toccato da vicino in quest'anno fuerteventurino, molto vicino, e porca e puttana- La "tua" vita è la mia, questo è il problema. Succede tutto in fretta, e domande spuntano dagli avvenimenti. Domande riguardanti me. E la mia c

Fuerteventura: vento a 20 nodi

È bastato che scrivessi che il tempo era finalmente virato verso il bello che, da due giorni, si è scatenato Eolo in persona! Già ho scritto di vento, lupi e ululii. Oggi si peggiora. Durante il giorno il vento ha spazzato l'isola e il mare. Dalla terrazza di casa lo spettacolo delle folate che schizzavano di bianco l'oceano era impressionante. Da stare a guardare per ore, magari stringendo una bella ragazza fra le braccia sussurrandosi dolci parole come: "miele", "cioccolato", "vercingetorige". Purtroppo ero solo in casa con Alberto, che dal nome potrete evincere trattarsi di nerboruto, e spagnolo (questo non lo evincete dal nome, ve lo dico io), amico di schitarrate. Però l'idea di passare una giornata così, stretto tra le braccia di una nerboruta fanciull... ehm... facciamo anche non nerboruta, magari meglio DOLCE fanciulla non sarebbe stata male. Considerando anche il sonno sconsiderato che avevo sarebbe stato tutto un guardare il mare dal

That I would be good

Interrompo l'ascolto dei Folkabbestia perché mi piacerebbe cercare di scrivere qualcosa di sensato dopo giorni di vagheggiamenti (forse non sarà sembrato così, ma ho scritto con fatica e senza ispirazione). Lavorando ai miei lavori notturni, come quasi sempre quando mi ritrovo a fare cose che non necessitano la mia attenzione, trovo ispirazioni fantastiche su discussioni, problemi, fatti. Poi mi siedo davanti allo schermo e tutto scompare. Ma non importa. Solitamente mi metto a scrivere d'altro e, d'incanto... scrivo d'altro. Il tempo è un po' pazzerello, qua. La notte tira vento da bufera (e oggi particolarmente buferoso), di giorno è più tranquillo e quasi invoglia a buttarsi in spiaggia... se non fosse che la spiaggia è scomparsa! Il mare si è mangiato una buona fetta di sabbia giusto sul lungo mare di Morro. In pratica è una settimana che non mi spiaggio... un po' i rimasugli del solito mal di gola, un po' le sveglie tardi dovute al lavoro notturno, un p

Non mollare mai

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No... non ho un rigurgito da... e nemmeno da... Semplicemente stavo pensando che veramente nel mio caso si può dire che non mollo mai, mai, mai. La presa, intendo. La speranza. La decisione di provare e provare. Già, è una caratteristica proprio mia. Che sembra strano, perché non si direbbe, o no? Amici, voi che mi leggete qua non mi avete mai visto giocare a calcio veramente. Forse Lisa una o due volte, forse Albe e Debora, Daniele se legge, ma credo di no, come credo di no Paolino. E poi loro due un'idea ce l'hanno di me calciatore e non credo sia quella giusta. Ma in campo non ho mai mollato un secondo. Cosa che se mancavano trenta secondi e si era sotto di tre goal io ci credevo ancora e la fine della partita era sempre una delusione enorme: "manooo!!! Che potevamo farcela!" Ovvio era molto più appariscente il fatto che non facessi falli, che non mi arrabbiassi, che non perdessi la calma quasi mai. E allora giù a pensare che fossi molle, debole e arrendevole. Beh.

Scendo in campo

Scusate. Quest'anno non volevo partecipare, ho resistito fino quasi all'ultimo. Ho solo scritto una o due cose qua e là, ma proprio perché me le hanno tirate fuori con le pinze. E oggi, giusto poco prima del voto, devo dare atto al popolo italiano di essere veramente idiota. Ieri, se non ricordo male, leggo sulla testata di La Repubblica o Il Corriere online (non ricordo quale delle due) un titolo che dovrebbe far agghiacciare il sangue e spostare milioni (sì, milioni) di voti da destra a sinistra. Che titolo? Mah... qualcosa come che Dell'Utri ha avuto contatti con la mafia/'ndrangheta/camorra (non ricordo bene quale) per avere "aiutini" con le votazioni. Ma qua abbiamo un bel collegamento. Si tratta di solo 50 000 voti, sai, le schede bianche estere, che vuoi che importi? E e di alcuni voti in Calabria. Cose normali. Cose per cui non ci si dovrebbe scandalizzare. Dell'Utri , uno che non ha mai avuto problemi con la giustizia. Uno che trattava con un cert

Scacco Matto

Lavorare tutte le notti vuol dire che quando ti capita di andare a letto alle 3 del mattino, orario decisamente inusuale, poi ti capita pure di svegliarti alle 8 e 30, dire: "Cavolo, solo 5 ore... adesso torno a dormire", tornare a dormire e risvegliarti alle 17 e 30 e esserti perso tutto il giorno. E perdere tutto un giorno un po' ti rode dentro. Il gatto, come sempre, oramai, alle otto, nove del mattino sa che se viene in camera mia si ritrova una bella dose di coccole, una ciucciatina alla maglietta e poi un paio di gambe su cui riposare. E pure un letto intero su cui sdraiarsi a fare una toletta completa. Ovviamente esattamente in mezzo al letto. E mi tocca esercitarmi nello yoga per trovare una posizione in cui dormire. Ma è il bello di una relazione. Essere innamorati è dormire scomodi. Poi inizi a voler dormire comodo e allora passi all'amore... se sei bravo. Oppure ai letti separati. Ho risposto alla risposta, alle nuvole di tempesta. Ho risposto, alla fine, s

Le nuvole della tempesta

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Bene. Doveva arrivare: è arrivata. Come rispondere ora? Furioso e duro come un Mangiaroccia? Suadente e incantatore come un Grima? O altamente sbattarsene e infischiarsene? (Lo so, lo so, voi mi direte di scegliere questa alternativa) Mah. Non so, ampiamente attesa, questa tormenta di neve mi lascia solo lievemente scosso. Oppure non mi permetto di scuotermi di più? Probabilmente la seconda. Probabilmente era meno importante di quanto paresse. Oppure no. Ancora non "mi sto capendo bene". È stata una storia differente dalle ultime. Poco tempo assieme, però tutto il tempo assieme è stato assieme per scelta. Ed è stato tempo speso bene. Belle parole, belle passeggiate, belle giornate (poche, troppo poche). Troppo poco tempo a baciarsi. Troppo poco tempo mano nella mano. Troppo poco tempo a fare l'amore. Diciamo troppo... poco. E quindi via. Andiamocene un'altra volta lontano dalla terra degli amorini che tirano frecce a destra e manca. Camminare cammino da molto. È che u

Il mattino

Avete mai notato quanto sono contundenti le superfici contundenti? E quanto è fredda l'acqua fredda al mattino, soprattutto sotto le ascelle? Che poi in realtà il freddo lo si sente molto di più quanto l'acqua ti schizza sul petto villoso (per i maschietti) e non, o sul pancino! Tra l'altro, felicità è un gatto che ti ciuccia la maglietta. Felicità, certo, a meno che non si diverta, oltre che a ciucciare, a piantare le unghie nella stessa, ma, soprattutto e portruppo, anche nella carne sottostante. Io il gatto che mi ciuccia la maglietta lo trovo ogni mattina, le unghie pure. Agganci per giochi di parole ce ne sono. In ogni caso torno dal lavoro, e adesso me ne vo' a dormire. In poche ore sveglio di nuovo, ché si ha una bella riunione all'hotel. Si diranno molte parole, ma non cambierà molto. Ho notato che gli ispanici sono parolai con nessun paragone al mondo! O forse sì, ma non ho voglia di cercarglielo. Son tre giorni di mare grosso, qua a Fuerteventura, e la spi

Le palle piene...

... e la moglie ubriaca. Eccomi alle 5:47 di un mattino qualunque. Un mattino qualunque di quelli, in ogni modo, pieni di cambiamenti. O di attese di cambiamenti. Il periodo svedese sta per finire (no, nessuna allusione a fatti concreti, almeno per ora, siamo sempre in attesa), domani partiranno le prime due Assistenti Turistiche del 2007/2008 con cui avevo fatto amicizia. È finita un'altra stagione per loro. Per me continua questo massacro notturno. Ho saltato due uscite surfistiche a causa di questo massacro notturno. E anche qualcuna di altro tenore (in fieri, ma sempre tenore differente!). Ma le palle piene sono dovute a altro. Stiamo sempre peggio. E ogni giorno che passa un compromesso che prima sembrava inaccettabile diventa sostenibile (... questa frase mi ricorda qualcosa... potrebbe essere un albo di... azz... non mi ricordo come si chiamava quella serie speciale Bonelli dove c'erano due storie di fantascienza... vabbeh... temo di aver riciclato una frase di una di qu

Limite "50"

Troppo in fretta. Effettivamente non è una cosa di cui mi rendo conto solo ora. Però ieri, nel mentre del lavoro arduo e estremo che è il sabato notte, questa verità è tornata a palesarmisi in tutta la sua realtà e crudezza. Stavo, come usuale, riflettendo sui perché di mancati sviluppi nella mia storia con "V" e mi sono tornati alla mente alcuni dei passaggi della mia ultima lettera. Io in realtà non ho fretta. Il problema è che la paleso dieci volte più pressante di quanto sia. Non mento a me stesso, so che in una storia mi esalto molto facilmente, però questo mio esaltarmi è un esaltarmi delle possibilità che un inizio può offrire. Nuove strade, nuove esperienze, nuove sensazioni. Sono stanco. Torno adesso dal lavoro e noto che sono stanco, la frase precedente avrebbe dovuto essere densa di metafore e figure allegoriche, invece ho scritto banalità. Però sono banalità che condensano bene il significato del messaggio. In ogni caso: ho un'altra volta superato il limite di

Calima

Calima è svegliarsi e avere la secchezza nelle fauci (già, NELLE, non "delle"). Calima è aprire gli occhi dopo un lungo sonno e trovare che pizzicano e bruciano come se non si dormisse da 36 ore. Calima è andare al balcone e vedere tutto sfocato da una nebbia strana, il sole offuscato e il mare quasi lattiginoso. Calima è caldo opprimente, è andare al lavoro alle 23:30 e leggere 27° sul termometro. Calima è il vento che non muove l'aria, ma la rende più densa e opprimente. Calima è difficoltà a respirare. Calima è sentire la pelle secca e un fastidio diffuso in tutto il corpo. Calima è una tempesta di sabbia sul Sahara che attraversa 80 miglia di Oceano Atlantico e ricopre le isole Canarie di lattuginosa coperta. È molto bello se riuscite a trovare un'immagine da satellite. Si vedono le lingue di sabbia rossa che attraversano il blu intenso dell'Atlantico. Viverla è un po' meno bello, a volte. Esempio: lavorare di notte, con gli occhi già rosi dal sonno, la s

Sjukhus

La parola lassù è svedese. Non significa nulla di particolare in sé, però ha un significato particolare per me. Che voi, ovviamente, non saprete mai. Questo significato va piano piano sparendo. O meglio, il significato rimane, però la ragione di questo significato si perde e prima o poi, purtroppo molto presto, svanirà. Nel frattempo ho finito quasi tutto il lavoro di oggi e mi rilasso con gli scacchi. Tra l'altro insegnando il gioco in spagnolo... oramai domino la lingua! Le notti sono tornate un po' migliori, essendo migliorata la mia condizione fisica. C'è sempre molto vento e i suoi ululati fuori dalle vetrate richiamano più una fredda notte di montagna che un tranquillo villaggio marino. Che poi di villaggio non ha proprio niente, questo posto. Se non fosse che so benissimo come è quest'isola avrei quasi paura di incontrare un branco di lupi, stanotte. Ma non c'è un cane in questo deserto (notare il cambio di specie, ma sempre nella stessa famiglia... o... aaah