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Showing posts from April, 2006

But in this life you can't turn back

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L'oggi che comincia con una stanchezza diffusa. Diffusa per tutta la casa... Marcella che fissa la tazza di the per mezz'ora prima di riaversi dallo shock dell'alzarsi, Maddi (MABBIIIII!!!!) che saluta ancora dalle coperte. E il mio alzarmi dopo più di dieci minuti dal suono della sveglia (lo so, a volte è normale, a volte è pigrizia... a volte quella tristezza che assale anche il corpo e non solo l'anima...). E ora questa pioggia che scende e non scende, il dubbio sul tornare in valle o meno... mah... facciamo finta che l'umore sia di quel malinconico che tanto si adatta all'acquerugiola e via... Qualche chiarimento. E' tornata dal suo viaggio e ancora nulla so, visto che non ci siamo sentiti o visti. Una mail veloce, ma volutamente parlando d'altro. E le mie spie (umane) non sanno che dirmi... mentre i miei mezzi (divini) di informazione mi dicono che inutile è sperare... ... e sapete che vi dico? Non importa... Perché l'incapacità a credere mi è c

Gather 'round the stone

Mi piacerà quel giorno in cui, finalmente raggiunti tutti i luoghi, approdati in tutte le baie e lasciati tutti i porti, ci ritroveremo a riunirci attorno alla grande pietra. E, magari, cominceremo a comprenderci veramente. Perché c'è decisamente da iniziare a comprendere il resto della popolazione mondiale. Che poi in realtà non è vero. Io vedo la gente che conosco e la gente che conosco non si capisce, le migliaia di milanesi che mi passano accanto ogni giorno (o a cui passo io accanto) cosa comprendono l'uno dell'altro? Già nelle famiglie il padre non comprende il figlio, la madre la figlia (e viceversa). Solo poche isole spuntano in questo mare di incomprensione. E così ovunque... eppure, considerando la densità di popolazione del pianeta, pochi sono i conflitti aperti, le vere guerre (eppure così tante!). Come mai? Perché all'Uomo un po' girano i coglioni di doversi levar su la mattina, imbracciare il fucile, e andare ad ammazzare e a farsi ammazzare. Già, un p

Morning Yearning

Ho pensato a questo post mercoledì mattina in metro (o metrò??)... ora non sarei dell'umore corretto. Sto ascoltando Morning Yearning , appunto, di Ben Harper, e sono In the mood for love , piuttosto che scrivere di minchiate... però... però una promessa è una promessa (fatta a chi??)... Comunque, seduto sul mio bello scranno (anzi, era primo pomeriggio... stavo andando al giudizio divino !), appoggiato al bracciolo per cercare un po' di sonno nella decina e passa di fermate che mi separavano dal mio mezzo (mezzo in quanto in coabitazione con Mabbi... MAAABBBIIII!!!!!!!!), che salta su una fanciulla con bebè annesso. Annesso e connesso alla rete neurale del mio cervello tramite stridule emissioni sonore che non hanno conciliato il mio riposo. Ed ora... la rivelazione! No, non mi sono né arrabbiato né innervosito dal potere urtante delle alternate compressioni e decompressioni impresse al mezzo (aereo, in quel caso) che separava i suoi polmoni dai miei timpani... anzi, un legge

The day after

Questo è il giorno dopo di tante cose. Prima di tutto è il giorno dopo di ieri... che già mi sembra interessante. Poi è il giorno dopo che abbiamo vinto le elezioni (ma non le si aveva vinte una settimana fa? Ma vah! Illusoni!!) Inoltre è il giorno dopo di un giorno prima che è stato molto, molto, molto. E anche un po' molto. Mi spiego? No, non tanto, visto che non voglio che gente che non sa ma che conosce capisca, quindi continuerò a parlare per enigmi... mi piace la frase qua sopra. "Gente che non sa, ma che conosce, capisca"... Arriviamo al dunque. Il dunque è che si può parlare per un'ora e sentirsi come se non si fosse parlato per niente. Eppure è stato detto tanto. Ma quel tanto non è stato una fine, ma un inizio? Non lo so. Ieri l'avrò detto una cinquantina di volte (numero approssimato, ma realistico) pure a lei. Ammetto che a volte fosse un modo per nascondere la voglia di dire altre cose più compromettenti (e se lo leggi da qua... carogna!), sebbene n

"... giorni perduti...

... a rincorrere il tempo..." Cominciamo con una doverosa precisazione. Se mai leggerai queste righe non incazzarti. Per favore NON incazzarti. Sì, parlo di me e te a sconosciuti, ma visto che sono sconosciuti non sanno chi sei tu, visto che a stento sanno chi sono io. E di quelli che sanno chi io sia non ti preoccupare. Se sanno già di me e di te queste righe non porteranno che notizie che presto avrebbero saputo; se di me e te non sanno... bhe... sono stato bravo e continueranno a non sapere... al massimo qualche dubbio, ma di cosa? Quindi non incazzarti, ammesso che mai leggerai queste righe... E ora: sono riuscito a farlo. Non credevo, proprio all'ultimo momento, proprio nei minuti finali. Ma ovviamente di farlo dal vivo non se ne parla... e quindi un bel colpo di telefono... ma in testa, dovrei darmelo. Comunque è stato un bel parlare... sono pure stato invitato a un confronto faccia a faccia immediato, ma ho "preferito" rifiutare... E non mi si chieda perché. O

Quello...

... scusate, fra tutti questi patemi d'animo dimenticavo una cosa molto importate. QUELLO E' PAZZO! Ho paura, e molto, che Quello faccia qualche minchiata... di quelle che piacciono a lui. Prima comincia a parlare di brogli a una settimana dal voto... poi gli scatoloni "trovati" a Roma... la cattura di Provenzano... e adesso dice che tutti i voti "rubati" erano per lui... io ho paura.... ... almeno mi distoglie dai miei problemi...

Aggiornamento

Tralasciamo il fatto che sono al lavoro nonostante sia in ferie (ma fra poco me ne andrò)... Il fatto importante è che ho creato tre volte l'occasione e nessuna delle tre son stato capace di coglierla. Paura? Timore? Codardìa? Oppure guardarla e vedere che parla dell'altro? ...e sebbene il dubbio rimane pure a lei (ma non è che cerca solo conferma e appoggio?), il dubbio rimane pure a me... Cheffare? ... direi passare il resto dei giorni di vacanza a chiedersi: "Perché non l'ho fatto?"

Di qua o di là?

Dal post di stamattina a questo son passate poche ore. Che ho vissuto proprio... diciamo... nervosamente. Sto per andare a fare quello che devo fare. Se lo farò, mi beccherò il più grande due di me della storia. Se non lo farò passerò i prossimi giorni a chiedermi: "Perché non l'ho fatto?" ... come sono gioioso....

Uso alla figura di m...

Voi vi chiederete: - Hai tutti gli strumenti a tua disposizione per sapere. - Hai tutte le notizie possibili per sapere. - Ci spieghi perché lo fai? ... Lo faccio perché ho quella malinconia, quella tristezza insita in me che mi impedisce di evitare di tendere al suicidio (ideale, non reale!). E così, nonostante tutta la conoscenza, la freschezza mentale, la capacità di analisi che mi contraddistingue (nonché l'incredibile modestia) io, oggi, farò una minchiata pazzesca! Una all'anno... se no perdo la media. O forse sto recuperando quelle che non ho fatto durante l'adolescenza e i primi anni di giovinezza? Forse però riuscirò ad evitarla... non lo so... E' che mi fa andare in bestia ricevere quei "segnali" che ti dicono: "Non falro... non vedi che è inutile?" A me piace fare le mie belle figure di merda sperando che in fondo, molto in fondo, un po' di speranza ci sia... e invece no. Se, come scritto in un libro che non ho mai letto, "L'a

"Stupiti, vi vedo stupiti..."

Citando "I fichi" di Guccini... siamo qua a parlare di come sono andate a finire queste elezioni. Che poi in realtà non sono ancora finite, si stanno scrutinando ancora i voti dell'estero. Ma in definitiva è un pareggio tremendo. E non solo è un pareggio tremendo (ah, tremendo nel senso che è un pareggio in cui la differenza è dell'ordine dei 100.000 voti... su 40 milioni di elettori), ma è pure una netta vittoria di Forza Italia... eh sì... è inutile nascondersi... più del 20 % degli elettori ha votato per Lui... Lui con la "L" maiuscola. Cioè, una sorpresa su cinque è berlusconiana... e io di questo non riesco a darmene ragione. O meglio... la ragione me la do. E non è neppure solo una, ma sono tante. La paura dell'italiano medio nei confronti dei comunisti, l'ignoranza sulla carriera del capo di Forza Italia, il fatto che una "certa" sinistra si rifiuti di votare per una ex "certa" destra... e via dicendo. Ma tutto, in defini

A ognuno il suo...

... stato d'animo. Io sono preoccupato. Qualcosa mi dice che fra poche ore si saprà la verità... sono diventato preveggente? No, il fatto è che ho paura, perché se rivince quello sarò molto triste e deluso. E se non rivince quello... beh, mi immagino già che i "nostri" faranno qualche bella minchiata nei prossimi cinque anni e ci saranno dei furboni che arriveranno da me a fare "gnà gnà gnà... hai visto che bravi i tuoi eroi??" come si faceva da bambini... giusto per ripicca. E vagli a spiegare che i miei eroi sono ben altri. Che i miei eroi errori non ne fanno e vogliono bene a tutti, pure a quelli che hanno votato per lui le altre volte. E che pure io gli voglio bene, "a tutti", e anche a loro che vengono a farmi le boccacce contenti che i miei non eroi facciano delle minchiate. Però sarò contento, se non rivince quello, perché un grande pericolo si sarà allontanato dalla galassia. Sì, lo penso, nonostante altri pensino l'esatto contrario. E ogg

Cattivo Karma

Karma è un termine sanscrito (कर्म, traducibile grossolanamente come agire , azione ) che indica presso le filosofie orientali la Legge di causa-effetto che regola la vita di tutto ciò che è manifesto nell'universo, vincolando le anime al Samsara (il ciclo di morti e rinascite). E chiediamoci se ce l'ho cattivo in questo periodo... chiediamocelo! Soprattutto fra me e la mia moto deve esserci un karma molto negativo. Giovedì 13 ho l'esame della patente... pura formalità, è la pratica, in moto ci giro da ottobre per Milano (con debito foglio bianco)... quindi chi la teme? Poi ieri sera partita a calcio... al di là della prestazione oscena a pochi minuti dalla fine scivolo con il piede di appoggio, appoggio la mano sinistra a terra per tirarmi in piedi e... e... mi faccio malino al pollicino della manina sinistrina (e la finestrina com'è??)... Conclusione... tornando dal campo a casa riesco a tirare la frizione senza troppo dolore, però di usare i segnalatori di direz

Quei sorrisi che non tornano

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In realtà dovevo scrivere qualcosa di allegro, visto che qualche amico trentunenne è giù... e dovrei tirarlo su... Ma come si può fare? E poi... e poi ci stavo pensando cinque minuti fa... cosa devo fare io? Che quei sorrisi che non tornano più cominciano a farsi pesanti. Che quei sorrisi che non tornano più cominciano a mancare davvero tanto, visto che il trentunenne comincio ad esserlo pure io. Idee di andare, idee di cambiare... quando poi la realtà è che desidero solo una cosa, il resto può rimanere uguale, può peggiorare, può migliorare, ma in fondo non importa. E quindi? E quindi... a furia di dire che due occhi sono importanti, magari cominci a credere che siano davvero importanti, ma forse non li senti in fondo al cuore. Un nome che si ripete, va a finire che diventa conosciuto e lo pronunci in modo affettuoso... ma affetto e amore coincidono? Un viso che continui a vedere può cominciare a farsi necessità. Ma se in fondo fosse solo abitudine? Oppure, ancora peggio paura? Quindi