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Showing posts from February, 2006

La propensione a perdere...

Questa mattina ho poltrito, lo ammetto. E, giunta l'ora di dover prendere il tram, ero in lieve ritardo sul corretto orario. Arrivo sulla strada ove il 5 corre (see... corre... correrebbe nei sogni dei passeggeri!) me lo vedo a poca distanza... che sta per passare e lasciarmi al prossimo. Scatto? Faccio una corsetta e lo prendo?? Macché!! Pigro come sono l'ho lasciato passare, sono arrivato alla fermata e ho guardato al prossimo tram adveniente... per accorgermi che all'incrocio da cui avrebbe dovuto arrivare un ingorgo bloccava il traffico... E allora mi incammino a piedi per arrivare alla comune fermata 5 - 11 - 23... ove le probabilità di passaggio aumentano... e ovviamente quello che arriva, ma dopo un po' di tempo, è un 23. Cheffare? Ma sì, via, prendiamolo! Poi scendo vicino a Porta Venezia e cammino un po' per andare alla metro, ma guadagno tempo, visto che di 11 e di 5 non se ne vedono all'orizzonte! E quindi arrivo alla metro che già un quarto d'ora

Malik, Terrence (1943)

Antefatto: conoscere persone nuove porta a... conoscere mondi nuovi. Ma questo antefatto non centra nulla. L'antefatto vero è che ieri sera si è visto un film del suddetto (Malik, Terrence), anzi, per la precisione il primo film del suddetto: Badlands - 1973. Post visione breve discussione (appunto mentale per Anna... ragazze, fatelo cominciare alle 9 il film, sennò di dibattito ne rimane molto poco!) proprio a proposito del film e, incauto qual sono, ho avuto l'ardire di dire che cotal film è, essendo un film di Malik, LENTO. Okkei, tornato a casa alla fine della tenzone (in cui sono stato spettatore non pagante e con tentativo di ulteriore intervento... andato a vuoto) che si è scatenata, fui colto da insonnia (lievissima in realtà, e per di più veicolata dalla fine della lettura dell'ultimo Potter, ma è un'altra storia) e così, nel dormiveglia, la discussione sul Malik suddetto è andata avanti a lungo, tanto che pure questa mattina, dentro di me, ne stavo ancora disc

Riflessioni...

Cercando in internet è facile trovare risposte. A volte si trovano domande. Spesso si trovano riflessioni che rispondono a domande... Qui trovate una persona che riflette bene, e spiega meglio. Almeno a mio parere. Complimenti

... che lungo cammino!

... un senso di peso sul petto... il cuore che forse aumenta il battito. Torniamo sempre là... camminare per mesi e anni non serve proprio a niente. Un sospiro, la giornata deve cominciare comunque... ma che desiderio rimane in fondo al cuore? Ingannarsi o continuare a credere il falso... no, non è questo... però è una speranza disattesa, contro cento altre speranze in attesa.

Il Nulla...

... come ciò che rimane dei pensieri da scrivere quando finalmente, compiuto il mio dovere di lavoratore dipendente, finalmente mi prendo quei dieci minuti di pausa per scrivere... E' assolutamente assurdo! ... bha... cerchiamo di recuperare... cosa volevo dire? Ah... primo: Eddie Brickell (correzione postuma: "EDIE BRICKELL", con una "d"!!) è la donna più meravigliosa del mondo (e lo so che non si dice "più meravigliosa", ma che vi importa? Lo leggete in tre 'sto blog e pretendete pure la correttezza italica?!?)... e basta. Secondo: pensavo a Tana Umaga, che ieri ho visto in uno spezzone di partita di club e che si è ritirato dagli All Blacks... accidenti... che giocatore... fa impressione! Che pensiero è questo? Nessuno... è che tutti gli altri li ho persi! Vogliamo parlare di Harry Potter? Vogliamo parlare di questo libro, anzi, di questi libri che hanno un successo planetario?!? Che poi... "planetario"... stiamo un attimo calmini... d

Per Toutatis!

... torno dopo quattro giorni di dura reclusione in casa... l'influenza mi ha colto al balzo domenica mattina e fino a ieri il divano di casa mi ha colto imbozzolato in un prode saccoapelo. Grande divertimento! E questo post doveva parlare della liberazione, finalmente, dalla malattia... che davvero odio profondamente!! Starnuti misti a imprecazioni a destra e manca mi hanno accompagnato dolcemente... ma non posso comunque perdonarli! O, forse, parlare di decine di altri argomenti che la mia mente, nonostante la pesantezza dovuta al raffreddore, aveva ideato nelle ore di rincretinimento televisivo (lo ammetto... ho passato 3 giorni davanti all'arma finale del dottor Goebbels... ma non riuscivo a fare altro!)... ... e invece... parliamo del fatto che magari si parte. Paura! ... sapendo che mi tiro indietro sempre, ho dato una risposta "lievemente" avventata... ed ora, se ce ne sarà l'occasione, non potrò tirarmi indietro... ... mi viene il mal di cuore solo a pensa

Arrivò il mattino...

Splende il sole oggi sulla città, la mattina era limpida e calda, stranamente. Come state voi laggiù? Nei vostri luoghi colmi di sole, oppure densi di nubi; è la vostra vita degna di essere vissuta? Sì, lo è. Come lo è ogni esistenza. Parole di canzoni mi vengono alla mente... "...for every living thing walking towards the light... " ... ci sono motivi al mondo che ancora non conosciamo, non motivi musicali, ma ragioni per cui camminare lungo le strade della vita... ne incroceremo molti, altri non sapremo neppure della loro esistenza... cammino cercandoli occhi negli occhi.

Quel vago senso di...

... averlo preso in... canta Daniele Silvestri. ... intendo con queste convinzioni, con questa morale che il crescere in determinati luoghi e con determinate persone ha creato in te. Poi leggi alcuni commenti e il sorriso sorge spontaneo... Ma chi te lo fa fare di essere così legato a luoghi, cose e persone che questo legame non lo sentono in alcun modo? O come minimo lo sentono in maniera diversa? " ... ieri ho pensato: SONO UN UOMO NUOVO! ... un'ora dopo ero già vecchio." Splende il sole, in molti luoghi e in molte città diverse. E' lo stesso sole che sto vedendo io ora? E' un sole diverso perché è visto da diverse persone? ... essere stanchi è solo un'opinione, o davvero la vita è così faticosa?? Tante domande a cui rispondere e così poco tempo per farlo...

Ritorni e partenze

Arriva un amico da molto lontano. Porta racconti di un viaggio durato due mesi, nelle terre dell'America del Sud. Parla di posti che solitamente si sognano (notare l'allitterazione in "esse"), di un modo di viaggiare che fortunatamente condividi, ma che puoi sperimentare raramente. Si parla davanti ad un bicchiere di vino, di tutto, del viaggio, della vita, di questa Italia... e la voglia di partire monta, di andarsene cresce parola dopo parola. E si potrebbe, l'oppurtunità c'è... ma come si fa? Come si lascia un posto? Come ci si libera dalle pastoie di 30 anni di vita? Mah...

Potrebbe andare meglio...

Passi quattro settimane di fila a Milano, oramai sta diventando la tua città. Inizi ad impegnarti nella ricerca di informazioni perché le elezioni sono vicine, e siamo 74° nella classifica della libertà di stampa (tra parentesi: Parzialmente Liberi, come Turchia, Romania... et altera; questo dal 2004... se a qualcuno viene in mente qualcosa) e quindi di fidarti di giornali e telegiornali italici non hai molta voglia. Sei preso da questo tuo secondo "lavoro", e insoddisfatto perché trovare dati in questo mare magnum è sempre problematico, quando passi un bel fine settimana di relax fra i monti. Una cena tra amici, discorsi leggeri e commenti innoqui; poi leggi un pezzo sulla tragedia del Mar Rosso e pensi che, ovunque si vada, interessi maggiori causano sofferenza alla gente comune. Ritorni al lavoro, hai sentito parlare vagamente di vignette "scomode" e ti ha sfiorato l'idea che si può anche evitare di dar fastidio agli altri se ne hai l'occasione. E questa

Altra neve...

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...fra poco me ne vo' in valle e così ho deciso di lasciare un ricordo di quest'ultima settimana milanese... il più bello, devo essere sincero... Domenica ritornerò nella grande città (sempre Milano, per i più sconcertati dalla mia prosa distorta) e si vedrà...

Febbraio. Un altro mese è andato...

Eggià. Arrivi in ufficio dopo aver dormito poche ore. La giornata è finalmente serena, e il freddo ti accoglie di conseguenza nei brevi (per noi montuosi abitanti, per un Milanese credo infiniti) tratti a piedi. Arrivi in ufficio e, dicevo, giri il foglio sul calendario. "Gennaio 2006" è il passato [a proposito: per i greci il passato è davanti a noi, mentre il futuro ci arriva alle spalle. E' così, avevano ragione pure su questo] e "Febbraio 2006" un nuovo, ennesimo, inizio. Un inizio che non trova nulla di nuovo, in realtà, e che, in realtà, mi trova vecchio come al solito. Di affanni e sentimenti, verrebbe da dire, in questo momento; ma so che è dovuto solo alla stanchezza e alla noia dell'ufficio e quindi confortiamo il mondo... sono solo stanco e deluso come ogni altro giorno!! Di passaggio, così per acculturarci, in inglese "maialino" si dice "piglet" e "mangiare come un maiale" (nel senso di "troppo", non nel se