Analisi di alcuni errori

Oggi scrivo molto. Si da il caso che lavori di notte, che stia pensando molto e leggendo un po' di notizie in internet. E così mi trovo ispirato.

Vorrei parlare di politica, per una volta, visto che ultimamente mi sono dedicato quasi unicamente alla mia vita personale.

Diciamo che sono stato anche inspirato dalle ultime notizie che mi giungono dall'Italia. Ma, stupore, non commenterò di omicidi suppostamente di "destra" e bandiere suppostamente bruciate di "sinistra". No, diciamo che cercherò di analizzare la situazione dopo le ultime elezioni.
Dico subito che mi aspettavo più o meno il risultato che alla fine si è verificato. Mai ho pensato che il PD di Veltroni potesse vincere contro la PDL di Berlusconi. Troppa disparità di risorse e troppa disparità di messaggio.
Premetto che il PD non mi piaccia e non mi piaceva e che, se fossi stato in Italia e fossi stato meno sfiducioso di quanto fossi, probabilmente per una volta avrei votato un partito di quelli che si definivano "estrema sinistra". Già... perché questa evoluzione del vecchio PCI si è sempre più spinta verso il centro e, oramai, passato il PdS, passato il DS ora il Partito Democratico di Veltroni è un po' troppo DC per i miei gusti. E questa evoluzione, che in ogni caso continuo a preferire al centro destra e alla destra in generale, oramai è appetibile per me solo in quanto opposizione alla destra. Perché, mi spiace, ma la destra non mi rappresenta e non mi rappresenterà.
E continuo a aspettare qualcuno che mi dica che cosa voglia dire essere di destra.
Io, che mi ritengo di sinistra, progressista o che dir si voglia, credo che essere di sinistra voglia significare desiderare uno stato che fornisca educazione, sanità e servizi ai suoi cittadini. A tutti i suoi cittadini. Credo che voglia dire tolleranza e legalità. Certo, pure legalità. E voglia dire uno stato che difenda i "deboli", deboli economicamente e di possibilità, e possa garantirgli tutti i diritti fondamentali e pure le "comodità" minime. Per una vita dignitosa.
Significa uno stato che combatte contro i monopoli, visto che questi sono storicamente sfavorevoli al cittadino. E, sì, se il monopolio ci debba essere che sia di stato (visto che lo stato dovrebbe essere pro-cittadini e quindi difendere i loro diritti).
Significa avere scuole pubbliche di qualità (e quindi investimenti nelle scuole pubbliche e non sovvenzionamenti alle private; se le scuole private ci sono, che si auto-sovvenzionino, please) e ricerca pubblica, significa avere ospedali pubblici di qualità (stesso discorso), significa avere mezzi pubblici che funzionino.
Per tutto questo è necessario che lo stato si finanzi tramite tasse e tramite lo sfruttamento delle risorse naturali del territorio. E quindi i cittadini hanno il dovere di pagare le tasse. Ognuno in quantità commisurata al reddito.
È un'utopia? No, si chiama stato sociale.

Bene, questo per me è essere di sinistra.

E la sinistra mi dicono sia scomparsa. Un po' me ne dispiaccio. E mi sento in colpa, perché sempre ho detto che la sinistra che è scomparsa non mi piaceva. E dicevo di non votarla e di votare il partito più forte che c'era nel centro sinistra per meglio contrastare il centro destra. Però ora ne sentiremo la mancanza. Ovviamente non di Bertinotti, visto che proprio a causa sua la sinistra che è scomparsa non mi piaceva. Perché questo navigato uomo politico è un idiota. O, meglio, si è comportato come un idiota, però un idiota sulla pelle degli altri. Perché lui dalla sua carriera politica ci ha guadagnato eccome.
Ma ha, politicamente, affondato il miglior governo italiano degli ultimi 20 anni. Ovviamente a mio parere, e a parere di quegli economisti che non sono di parte, dovrei dire. Visto che un'Italia disastrata è riuscita a entrare in area euro e a rimanerci. E a risanare un'economia che boccheggiava. Ma ovviamente non mi si crederà. Magari è meglio che ci informiamo meglio tutti.

Questa sinistra è scomparsa e ora ci ritroviamo con 5 partiti, due di centro sinistra e tre di centro destra, o meglio due di centro destra e uno di centro (ma Casini fino a ora ha sempre stretto alleanza con il centro destra). La situazione sarebbe quella ideale. Pochi partiti che rompono i coglioni e quindi stabilità per governare. Mi stupisce perché non mi ero assolutamente accorto che avessero cambiato la legge elettorale così al volo (ma vi ho detto che ero molto disinteressato questa volta... scusate). Però era da anni che aspettavo uno pseudo bipolarismo come questo. Che poi è quello che serve per governare.
Purtroppo per me la parte politica che ha vinto e che quindi governerà è quella in cui non credo e, quindi, temo molto per la mia povera Italia.

Ma tanto non so se tornerò, magari l'anno prossimo, magari fra cinque anni, magari fra dieci.
In ogni caso spero che questo governo non affossi un'altra volta l'economia italiana e che non faccia troppe minchiate (se avete dubbi su questo possiamo aprire una discussione e voi cercate dati e io cerco dati, come si fa nella ricerca scientifica, e poi tiriamo le conclusioni, ok?). E che, quanto più presto possibili, Berlusconi si tolga dalla scena politica italiana così che si possa tornare a governare solo con piccole meschinità e non più con i suoi ciclopici interessi.

Comments

Anonymous said…
Io credo che essere di destra significhi desiderare uno Stato che sappia educare, curare e proteggere i suoi cittadini. E voglia dire uno Stato che inciti i deboli a diventare forti e che poi li metta in condizione per esserlo (qualsiasi cosa "deboli" e "forti" voglia dire) – senza che i deboli si crogiolino nell’ozio e nell’attesa, o peggio nella pretesa; che vengano educati a credere in loro stessi per prima cosa. Questo per me che sono di destra significa avere una dignità, e la dignità va meritata non va garantita.
Significa uno Stato che tuteli i monopoli in qui settori dove la struttura monopolistica è fisiologicamente necessaria per la sopravvivenza del capitalismo e per una competitiva e efficiente offerta di servizi, che tuteli senza intromettersi la libera concorrenza negli altri settori.
Che credi in un’educazione severa a rigorosa (nel metodo) impostata sul merito e sui risultati, merito e motivazioni devono essere i parametri per selezionare i professori gli studenti, studiare e insegnare deve essere un lusso che va meritato (lusso –dico – anche nelle retribuzioni e nella rispettabilità sociale dei professori e degli studenti ricercatori), credo in un’educazione di Elite (ridotta nel personale docente e nelle strutture) finanziata e diretta dallo Stato insieme alle imprese nei settori tecnologici in cui la ricerca è rilevante, una scuola a cui tutti possono accedere solo se lo vogliono e se lo meritano. Credo in una sanità pubblica e di qualità anch’io che sono di destra.
Per tutto questo è necessario che lo stato si finanzi con tasse e tramite lo sfruttamento di tasse nel territorio ( questo vale anche per me in generale, nel particolare come in Italia per esempio credo che le tasse siano troppe e i principi di tassazioni mal impostati – mi chiedo, per esempio, se hanno ancora senso gli astuti delle regioni speciali e la conseguente tassazione / finanziamento particolare su cui la destra tace e la sinistra tace). Chiaramente i cittadini hanno il dovere di pagare le tasse, ognuno in qualità commisurata al reddito.

Buon lavoro a tutti.
Nittalope said…
... o io mi sbaglio o tu sei quasi a sinistra...

... perché, sebbene alla fine la legge sul finanziamento alle scuole private la fece proprio, se non mi inganno, un governo di centro-sinistra... beh... scuola pubblica, sanità pubblica e servizi pubblici sono cose un po' "comunistelle"... no?!?

Comunque... in fondo la gente comune vuole le stesse cose... le divisioni importanti sono più in alto.

Buon lavoro, io ora vado a dormire, il lavoro l'ho appena finito.

Suerte!

Ah... il capitalismo, qualche anno dopo il comunismo che, si dice, gli si anteponeva, io credo sia oramai morto... o in via di lasciarci le penne. Vedremo...
Anonymous said…
Sarò anche quasi a sinistra, è forse solo una questione formale, ma sulla scuola mi viene da pensare alle idee di Gentile e a una certa impostazione fascista corretta e riveduta certo, anche per i servizi pubblici pesco da lì, ricordandomi che il fascimo nasce come “movimento sociale”, non mi sento poi tanto fuori strada, per la sanità caro nitta il discorso è molto complicato, e tu lo sai bene e non è da farsi in un blog divertente come questo. Ciao - cerca di dormire di più e non sbarellare troppo.

Utente anonimo (non è bello, no?)

Il capitalismo è morto! lunga vita al capitalismo!
Nittalope said…
Chissà che davvero le contrapposizioni siano finite.

Comunque... Duce, Kaiser e qualche altro dittatore del 900 non venivano in effetti da ambienti socialisti?

Non ci sono più le mezze stagioni, si sa!

Blog divertente? Mah... ;)

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