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Showing posts from October, 2008

Ma il cielo... eccetera eccetera eccetera

Come da norma, ecco il post mattutino prima di terminare il turno notturno. E visto che sarete tutti preoccupati causa depressione, tristezza, manifestazioni studentesche, vi dirò che va bene e il cielo è sempre più blu. Massì, sempre lì a pensare che tutto è brutto, tutto è nero, che piove sempre e fa freddo. Suvvia, liberiamoci da queste pastoie terrene e rifugiamoci in celestiali pascoli verdi e blu, con un po' di nuvolette bianche e rosa shocking. No, non mi sono drogato. Ho sonno, visto che ieri invece di andare a letto immantinentemente giunto dal lavoro ho preferito sobbarcarmi una dose supplementare di Emperors (gioco seguito di Caesar III, ma che... già lo sapete...) e così mi sono addormato alle tre del pomeriggio per svegliarmi alle 10 e mezza, giusto in tempo per prepararmi al lavoro. E poi ha cominciato a piovere, a far freddo, a minacciare assalti alla diligenza, già che giusto ieri hanno derubato a sangue freddo e con coltellacci la reception di un hotel vicino (Iber

Quasi l'alba

Purtroppo no. Non si tratta di una figura retorica indicante un netto miglioramento delle condizioni, o di speranze nuove all'orizzonte. Parlo proprio dell'alba fisica, giacché, dopo una notte passata a lavorare, è quasi l'alba e la vedo qua fuori, sbirciando dai finestroni della zona lobby dell'hotel. Ma, in ogni caso, non è il caso di drammatizzare. Se per caso mi avete letto abbattuto, distrutto e disperato... non è così. Magari incazzato, magari deluso. Però se mi conoscete sapete che sono così un giorno si e due no. Quindi è la mia situazione normale. Ho letto alcune belle cose questa notte, alcune belle canzoni le ho ascoltate in questi giorni, e ho pure trovato la maniera di sorridere e di ridere a crepapelle. Quindi non va così male. Che poi non va mica male per niente. Semplicemente siamo ancora là a alcuni mesi fa. E mica posso farci niente se non mi piace tornare sempre indietro. A volte mi piacerebbe mettermi in cammino. È vero, è vero che mancano le premess

Perfezione

Essere arrabbiato. Dovrei essere a letto a cercare di sconfiggere un raffreddore che mi porto come ultimo ricordo direttamente dalla Germania. E invece no. Invece se c'era un modo per rovinarmi il rientro a Fuerteventura, beh, è stato trovato e utilizzato in maniera perfetta. Che fa semplicemente paura quanto sia perfetto tutto quanto è successo. Partiamo con ordine. Oggi ero a Barajas, e sapevo di avere due problemi. Ovviamente problemi principali, visto che grazie al cielo, come tutti, ne ho in realtà molti di più. E alcuni, probabilmente, molto più gravi di questi due, ma che non mi interessano più di tanto. Quisquilie. Sapevo di avere due problemi, irrisolti e, potenzialmente, irrisolvibili. Poi, grazie al cielo, ho chiuso gli occhi, mi sono alzato e... TA-DAH!!! Ho scoperto di averne tre. E sarebbe bello e ridicolo, se non fosse che portano confusione e delusione. Ho passato l'attesa in Barajas a crogiolarmi nel rammarico, ma solo per una mezzoretta. Poi il raffreddore, la

Le vacanze

Rieccomi qua a Barajas, stesso bar, stesso internet point, orari un po' differenti. È mezzogiorno questa volta, il sonno e la stanchezza sono decisamente più lievi e la gente è centuplicata. Torno a Fuerteventura dopo questi 13 giorni spesi tra Lampedusa, Sondrio, Regensburg e Milano. Il viaggio a Regensburg è stato semplicemente... perfetto? Ma sì, posso dirlo. Forse un giorno spiegherò dove sono stato, che posti ho visitato, che ponti ho passato. Per ora si sappia che la città, come già detto, è molto bella. Da visitare il Duomo in stile Duomo (di Milano) e la vie giusto al suo intorno. Poi attraversare i ponti sul Danubio non è un'idea stupida, giusto per dare un occhio alle isole che ne spezzano il corso. E magari una visita veloce veloce al quartiere che si poggia sulla riva sinistra, appena al di là del ponte vecchio (no, non so come si chiama). Troverete tante case in stile tedesco, del 1600 credo, tante viuzze e vicoli pavimentati in pietra, qualche ristorante italiano

Regensburg

Ratisbona, Castrum Regina (e la regina, come mio padre mi ha appena detto, non c'entra nulla; è il nome di uno dei fiumi che passa per la cittá, l'altro essendo il piccolo Danubio). Eccomi qua in visita a questa città che potrebbe togliere la palma di città piú bella a Heidelberg. E Stoccolma? Stoccolma devo ancora scoprirla meglio... è troppo grande per dare un giudizio dopo solo tre giorni, mentre Regensburg e Heidelberg in tre giorni giá un po' le conosci, già un po' ne cogli l'anima. Sono arrivato a Regensburg dopo un duro viaggio di sei ore. Attraversare Svizzera, Austria e poi Germania, in una stagione come l'autunno, è decisamente una soddisfazione. Montagne verdi, gialle, rosse, fiumi in piena, il verde dell'erba splendente. Per me che vengo dal giallo, beige, marrone di Fuerteventura... un cambiamento spettacolare. Le cose che mi hanno piú colpito del viaggio? Attraversare Monaco da sud a nord in meno di mezz'ora, senza mai scendere sotto i 60 c

Barajas... reprise

Il viaggio è cominciato. Dormire a Barajas, l'aeroporto di Madrid, alla fine si è rivelato praticamente impossibile. Un po' a causa di Emperor, il seguito cinese di Caesar III (che in realtà come seguito ha Pharaoh e poi Zeus o qualcosa di simile, infine questo Emperor) che mi ha "costretto" a giocare per tre ore, fino a quando la relativa tranquillità dell'angolo di aeroporto che mi sono scelto è stata infine infranta dall'inizio dei voli mattutini. Per inciso la zona è quella delle partenze, quasi alla fine del T1, dove c'è l'unica caffetteria che rimane aperta tutta la notte, secondo piano. Si potranno trovare, oltre alle sedie, anche comode colonne presso cui sedersi e connettere a prese elettriche i propri device . Il suolo, in ogni modo, rimane duro assai. Portarsi tappetino sarebbe d'uopo. La zona è anche servita da wireless, utile e a pagamento. Pagamento comodo comodo con carta di credito, attivazione in meno di un minuto, costo 5 euro all

Prima di...

Eccomi a poche ore (poco più di 24) dalla partenza per l'ennesime vacanze. Ennesimo viaggio di due giorni, ennesimo ritorno in terra italica, ennesime visite a parenti e amici, ennesima idea assurda di un viaggio lontano. Questa volta passerò per Madrid, poi Milano, Palermo e arrivo a Lampedusa il 15. Alcuni giorni di mare e spiaggia (già, visto che qua è un po' di tempo che latito; se la lavatrice finisce prima dell'arrivo delle nubi oggi mi piallo in spiaggia per la prima volta seriamente) fianco a fianco con padre e sorella e poi si torna in valle. Il fine settimana lo passerò a Sondrio, con mammà che mi preparerà gli ossi buchi con riso bianco (mmmm!!!), quindi visita allo svizzero dentista e chissà che la trasferta non si prolungherà fino in Germania.. questo lo vedremo in situ. Quindi il 26 si ritorna, belli, in quest'isola d'inferno. Per allora vedremo che succederà. Avrò deciso di rimanere qua altri sei mesi? O solo tre, come da contratto? Comprerò la macchi

Regredire

Non ho tempo né molta voglia, però se mi direte che dico cose false cercherò le fonti, sarà questione di cercare sul sito di La Repubblica, Il Corriere, Newsweek e qualche altro periodico di informazione italiano e straniero. In ogni caso, oltre a non aver tempo e non aver molta voglia... ho anche poca speranza, mentre di preoccupazione molta. Poche settimane dopo la vittoria del Centro-Destra alle ultime elezioni politiche italiane ho letto sul sito di Newsweek che alcuni campi nomadi vicino a Roma (dico alcuni, ma mi ricordo 2, dico campi nomadi, ma mi ricordo di Rumeni) furono assaliti e bruciati da ignoti. L'articolo non era relativo solo a quello, ma quello mi fece pensare già allora: " Butta male ". Poche settimane fa ho letto un articolo sul sito di La Repubblica che descriveva la libertà con la quale giocatori di calcio italiani di livello internazionale non facciano più mistero delle loro simpatie per la destra, e non dico quella attuale, intendo il nostro caro

Le crepes di Marina

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Marina è tornata. Con tutte le sue idee e la sua capacità di compiere disastri. Arriva e decide che oggi sarà il giorno esatto per cucinare delle crepes. "De puta madre!" dico io, ingenuo come sempre, "para cuando me despertaré dejame unas cuantas!". Cucina distrutta, crepes bruciate. Mi son fatto un the e mangiato pan tostato e marmellata. Volevo andare in spiaggia, ieri, ma le nuvole me lo hanno impedito. Allora un po' ho suonato, un po' ho guardato il mare e le nuvole dal mio balcone. Con Flora (la Barcellonese) ho chiacchierato e guardato internet... e visto passare un vero surfer ecologista! Ahh... che giornata positiva! Beatiful time in Fuerteventura. Marina come back from her vacations and wit her Hurricane Marina. She wanted to cook some crepes and the kitchen ends up a mess and the crepes... burned! So I just made a tea and ate some bread and marmalade. Wanted, to go to the beach yesterday, but clouds came and some showers of thin rain

È che sono stanco... reprise

Uscendo di casa per venire a lavorare (turno notturno anche oggi) ho alzato gli occhi per guardare il cielo e... porca vacca! Pioveva! Già, pioggerella fredda condita con vento freddo e nubi turbinanti su nel cielo. Ho deciso quindi di passare per la passeggiata lungo la spiaggia, visto che salire la collina avrebbe significato buttarsi in mezzo al vento da tormenta (che tra parentesi spira tuttora copioso), e di godermi queste poche gocce. Il mare in questi giorni è un po' mosso, senza le onde lunghe solite, e le nuvole e la luna disegnavano un paesaggio molto bello, con scuri e chiari di luce davvero notevoli, tanto che mi sono sentito attratto dall'avventura di mare e mi sono ritrovato a guardare laggiù, dove svanisce l'orizzonte oscuro, e intravedere una lucina lontana lontana. Una barca, una stella che sorge, un incendio in mezzo al mare... chissà. E camminando, come spesso mi accade, ho pensato a tanti argomenti di cui parlare, a tante cose che potrebbero meritare di

F.B.

Facebook è il diavolo. Non è vero, è solo uno strumento. Però invece di andare a letto dopo la nottata sto cazzeggiando qua e là in questa antro di perdizione. Ora stacco. Facebook is evil! Not true, it is just an instrument. But instead of going to sleep after the night shift I am wandering around. Now it's over. Blogged with the Flock Browser

È che sono stanco...

È che sono stanco... fisicamente, dico. Per questo, probabilmente, non sprizzerò allegria da tutte le parole. Ma, credetemi, sta andando meglio. Nonostante la crisi dei mercati finanziari, nonostante l'assottigliamento del ghiaccio dei poli (ma sono ottimista, diciamo che se la UE e gli USA continueranno sulla strada intrapresa, forse ci salviamo!), nonostante tutto la mia testa continua a guardare qualche grado sopra l'orizzonte. Oggi, uscendo di casa per venire a lavorare, ho guardato un momento il mare e la Luna e Giove splendevano nel cielo limpido, con la luce lunare a riflettersi sul mare. Bello. Da qui a dire che tutto va bene... ne corre. Diciamo che tutto si aggiusta. Oggi è stato giorno positivo. Sono andato in spiaggia, ho nuotato, giochicchiato a calcio spiaggesco, suonato la chitarra, chiacchierato con Sharazad (grazie, è stata una bella chiacchierata), mandato una mail e finalmente mi hanno detto che sono cambiato. È vero, hai ragione. Sono proprio cambiato. Sono

Cambio climatico

Mi sveglio a mezzogiorno, oggi. Decido che è il momento giusto per andare a fare la spesa al Padilla (supermercato)  così, non appena vestito e sciacquato la faccia, scendo le scale di casa e mi incontro un sole splendente e accecante. La spesa l'ho poi fatta solo ora, nel mezzo ho parlato con Celia e progettato Lutetia, e ora il cielo è coperto di nubi da orizzonte a orizzonte. Forse pioverà. Beh, se fosse questo il clima di Fuerteventura sempre o, meglio, di anno in anno fosse stato questo, magari ci sarebbe più vegetazione e magari starei meglio, con, qualche volta, ombra di alberi a riparare dal sole battente. Ma l'hanno passato di nuvole da maggio a novembre se ne saranno viste 3. E lontane. Quest'anno, invece, l'autunno sembra essere arrivato direttamente dai paesi del nord, che so, Italia, Grecia o Tunisia... Piogge, giorni nuvolosi, temperatura rinfrescata. Nessun riferimento a cambi climatici disastrosi, non è un anno che fa la differenza, sono gli ultimi venti

Pensieri

Una giornata piena di pensieri. Oggi sono andato a prendere Julia (mia capa, amica, sorella di ex-fidanzata... molte cose) all'aeroporto e, grazie a un cd fatto al volo, ho evitato di sovraccaricare di pensieri il mio povero cervello. - Primo pensiero. di cervello non ne ho davvero molto, o quello che avevo si è atrofizzato. Sto passando un periodo di completa idiozia motoria e di volontà. - Purtroppo, però, di quando in quando le canzoni sfumano una nell'altra e il pensiero può riattivarsi e mettersi a, appunto, pensare. E lo sappiamo che io, quando sono un po' giù, penso troppo. E mi fa male. Mi impedisce di raggiungere obiettivi, di finalizzare piani, di vivere bene, insomma. - Secondo pensiero. Sto vivendo bene. Ho quasi tutto quello che possa desiderare... lontano da me. - Inoltre ieri sera ho scoperto una cosa che, comunque, sempre duole. E cioè che una delle mie ex ha un nuovo ragazzo... niente di tragico, ovvio... però... sai... sei triste, ti manca qualcuno, sei un

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Should write a lot. But the only thing I want is to be there. To talk a lot. 'cause there's a lot to talk of and I am tired of writing. And if there's nothing to talk of I'll stop writing a lot. Blogged with the Flock Browser

Confessioni

Diciamolo. L'ho già detto. Lo ripeto. Sono stanco di quest'isola. Sono stanco di quest'isola che porta e allontana. Che regala e brucia tutto in non più di tre settimane (quando si è fortunati). Sono stanco di continuare a inseguire senza poter raggiungere. Sono stanco di vivere sospeso fra due età, fra due vite. Sospeso oramai da qualche anno. Però adesso c'è più voglia di raggiungere quella sponda lontana che da qualche tempo è comparsa all'orizzonte della navigazione. Di notte lampeggia un faro, sicuro che un porto è vicino, però il giorno ritorna e la costa non si è avvicinata che di poche miglia, si vede qualche bosco sulle colline dell'interno, si indovina il fumo di qualche comignolo, però ancora non si riesce a vedere un attracco sicuro. Beh... mi son rotto i coglioni. Qua tutto viene, tutto brilla e poi se ne va. Eccheccazzo. Non è proprio possibile riuscire a tenerlo stretto e a impedire che fugga? Io ci sto tentando... lo sforzo è grande e vedremo dov

Un giorno verso nord

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Surfing spot: La Pared; giorno di pratica. Due piedi e una spiaggia. Ma si può continuare così? La strada si fa impervia... Partecipanti al rally di montagna: Sofia, Carmen e YO. Il dolce che sfida l'ira delle donne fameliche... El Cotillo, le famose piscine fra le rocce. El Cotillo, pescando pesci d'ammore. The End Ecco le foto a lungo richieste dal Palmipedone. Il giorno fu soave e lento, sebbene ora il tempo pare esser fuggito veloce. Ho visto posti che già avevo visto, ho visitato il nord-ovest più estremo che già avevo visitato, ma fino alla punta no. Giorno bello e intenso... alla prossima volta! Blogged with the Flock Browser