Di mazze, amori e altre sciocchezze.
I luoghi comuni mi sono sempre stati stretti. Delle regole della vita, poi, non ho mai imparato a disfarmi completamente. Sempre in bilico fra il rispetto rigoroso e il sentirsele strette addosso. Diciamo che sono di una noia e banalità mortale, se non mi scrollo di dosso il "me stesso" deriva dall'educazione ricevuta. Poi, volendo a chi si vuoglia, ho degli strani afflati di estroversismo (estroversità? Estrovità??? Come si dice?!?) che stupiscono persino me. Ma di mazze non ne voglio vedere. Che di ogni cosa è corretto parlare e non esistono "sfere personali" troppo personali, se se ne parla con rispetto, con affetto e con rispetto (" e me ne dia un altro etto, che faccio un panino! "). Quindi non mi si rompa. Che mai dissi o diedi giudizi personali sulla persona personalmente, ma solo giudizi sulle azioni. E nemmeno "giudizi", semplicemente invito a una profonda riflessione. E da questo scavo nell'IO ognuno trae ciò che nel proprio IO ...