Elezioni 2013: Emozioni

Eccoci a martedì 26 febbraio.

Il fine settimana di votazioni (in realtà domenica e lunedì) è finito, gli scrutini sono stati fatti e oramai non resta che guardare a cosa è successo.

Ieri lavoravo dall'una alle nove e mezza di sera. Ho seguito a sprazzi il tutto, primo contatto alle 15, quando gli exit poll davano in vantaggio il centro-sinistra e il cuore si è allargato (anche grazie a un sms che mi ha fatto realizzare che effettivamente se avesse vinto il centro-sinistra avrebbe governato il centro-sinistra! Lapalisse colpisce ancora). Immediatamente dopo l'allargamento del cuore il cervello è entrato in funzionamento e ho visto il PDL al 20 % e già l'allegria è scemata (1 italiano su 5 vota per Berlusconi... ancora! Ma come cavolo è possibile?!?).

Da quel momento ho cominciato a seguire i risultati sui siti di La Repubblica e il Corriere e l'allegria si è mutata, velocemente (cioè, diciamo verso le 5 del pomeriggio, quando ho avuto ancora opportunità di controllare), in delusione. La speranza si è spenta immediatamente, non ho dubitato un momento che quello che stesse succedendo fosse una gran merda. E non mi riferivo a Grillo, Monti e compagnia cantante, mi riferivo a quel 20% che cominciava a salire e non a scendere. Più di una persona su 5 vota ancora Berlusconi?!? Ma come è possibile che gli italiani siano 1 su 4,5 dei coglioni, masochisti, disonesti tali?!?

Bah, il tempo passava, il morale si abbassava (assieme alle percentuali del centro-sinistra: ahahah!! ... piccoli comici...) e la rabbia cresceva.

Arriviamo alle 21:30, esco dal lavoro senza aver potuto controllare i risultati nell'ultima ora (centro-sinistra lievemente in vantaggio in entrambe le camere), cammino sotto il nevischio e la rabbia e la delusione crescono e crescono. Chiamo mio padre, scrivo a Pezza... ma il nervosismo non se ne va.
Arrivo a casa e il morale è sotto le stalle (così, per fare un collegamento con le stelle). I risultati sono pure peggio di quanto fossero quando sono uscito dal lavoro, e continuano a peggiorare.
Faccio qualche giro sui "social" (yeah, sono molto gggiovane!) e mi incazzo ancora di più vedendo le minchiate che si sparano in giro. La cosa più divertente è che le colpe della ingovernabilità italiana siano da far ricadere su Bersani e il PD ("dimissioni!!"...) e davvero il baratro si apre su abissi di partigianeria incolmabili. Cattolici e di destra, un mix esplosivo per fare rincoglionire il cervello.

Anticipo l'analisi che farò più tardi (questo post è per le emozioni): si incolpa il PD e Bersani per il risultato ottenuto oggi che premia un 77enne pedofilo, corruttore, colluso con la mafia, bugiardo, violento, dittatoriale e un 65enne ex comico, sobillatore di masse, populista, violento e chissà cos'altro che ancora non sappiamo.
La colpa è di un partito che ha cercato di fare una campagna pre-elettorale discretamente onesta, senza gridare ai quattro venti promesse elettorali improponibili, e di un uomo di 62 anni che da quando è alla presidenza di questo partito si è sempre dimostrato sensato e intelligente?!? Ricordiamo pure che il PD è stato il solo partito a fare le primarie... Quindi la colpa è loro?

E questa è la mia ultima emozione prima di andare a dormire: ma andate a fare in culo, siete dei poveri coglioni.

Comments

federico muffatti said…
Condivido appieno! Grande. Federico

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