7 Novembre 2004 - Lisbona

Tornando da Sintra. In treno.
Giornata piena, la stanchezza è meritata.
Momento più bello, costruzione più apprezzata, è stato sicuramente il Castelo do Mouros, arrampicato, è il caso di dirlo, sulle molte cime di una roccia che sovrasta Sintra.
Il bosco ha oramai riconquistato gli spazi un tempo parte del castello, e così le mura compaiono dietro a tronchi, fra fogliame e fronde che si stanno imbrunendo nell'autunno.
La cinta muraria, seguendo l'orlo della rupe, rievoca alcuni tratti della Grande Muraglia Cinese, stesse atmosfere e stesse magie, eppure è lunga poco più di trecento metri.
Inoltre anche molte torrette sono rimaste intatte e, in pratica, è possibile percorrete tutto il camminamento lungo la parete nord.

Ora mi piacerebbe cercare di disegnarlo in questo pezzo di pagina, ma non ne ho avuto il tempo, dal vivo (pecca, finora, di questa vacanza: sempre di corsa!) e ora non ho l'abilità per disegnarlo a memoria.

La stanchezza avanza, e il treno è la sua culla più dolce.

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