In viaggio per le Canarie Occidentali - 5


Sabato 25 agosto

Il giorno dopo abbiamo affittato una macchina (Citroen Berlingo, non restava altro...) e ci apprestiamo a visitare tutta l'isola in un giorno solo. Si parte per andare al nord, poi al sud, poi all'ovest e ritornare all'ovile per cena.
El Hierro non è molto grande, però è attraversata da una catena montuosa est-ovest, che in realtà è la metà sud di una enorme caldera vulcanica (la metà nord è sprofondata qualche decina di migliaia di anni fa causando un cataclisma!! Fantasmagorico...), il viaggio sarà quindi un alternarsi di salite fino a più di mille metri e discese fino al mare.

Cominciamo andando verso nord est, a visitare le scogliere selvagge e i vigneti protetti da muretti in pietra lavica (ovvio, che altra pietra vorresti trovare qua?). Quindi ci dirigiamo verso un mirador (belvedere) costruito dal buon Manrique (Cesar, artista canario) da cui si vede una vista impressionante: siamo nella cuspide nord orientale del semicerchio che è la caldera vulcanica e si vede tutta la costa nord dell'isola con le pianure dentro la caldera e i monti al sud... bellissimo!
Decidiamo di non scendere verso le pianure ma di salire sui monti, così attraversiamo pinete di pini canarii molto belle, e poi scendiamo verso il sud dell'isola per avvicinarci al mare. Raggiungiamo un altro belvedere, questa volta sulla costa sud orientale, e di nuovo sono paesaggi di scogliere maestose e mare azzurrissimo. Ci fermiamo a pranzare in una zona di sosta in mezzo al bosco attrezzata con posti per fare barbecue, tavolate e panche in legno, lavandini per pulire le stoviglie e campo da calcio in terra battuta (e pietre...). Saliamo fino alla cima dell'isola a 1500 metri e finalmente ci buttiamo giù verso le pianure della caldera.

A pomeriggio ormai inoltrato giriamo la macchina verso ovest e, passati paesi e paesini che più persi non si può, raggiungiamo l'estremità occidentale... il punto più occidentale d'Europa! Una spiaggia in sabbia (meglio dire sassolini, dai) rosa sotto una scogliera lavica rossa: un sogno in mezzo all'oceano! Il mare è calmo, non c'è vento e l'acqua mi sembra addirittura calda (sarà la Corrente del Golfo...) e fare il bagno qua è rilassante e rinvigorente.



Lasciamo che il sole cominci a scendere verso l'orizzonte e poi ripartiamo, è il momento di tornare verso Valverde, la capitale, per passare l'ultima serata in quest'isola bella e abbandonata nell'oceano (più delle altre, sembra). Però non ci dimentichiamo prima di passare a visitare una delle varie Madonne che sono sparse nei posti più spersi delle isole Canarie. Una piccola chiesa in mezzo a un ginepraio (son ginepri?!? Non mi ricordo più...) a mezza montagna. Il sole scende oramai verso l'orizzonte, il tempo di rubare fichi da una pianta a lato della strada e siamo in camera. Cena nel ristorante più caro del mondo e a dormire, domani si parte per La Palma, ultima isola del viaggio.

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