E poi, per non dire che a volte...

Sono le quattro di notte. Lo so... lo so... in realtà sull'orario è segnato un altro orario... ma in realtà sto scrivendo che sono le quattro di notte. Sole che non sempre ci si può collegare quando si vuole, no??

Comunque sono a casa a Milano. Dopo una giornata passata a Genova.

Diciamolo... una bella giornata di merda. Considerando che poi arrivo a casa e non riesco a dormire. Incorniciamola pure nella merda questa bella giornata di merda. E se poi considerate che una volta deciso che, sì, vabbé, chissenefregadidormire... e non avete neanche il solito telefono in cucina... un telefono che è sempre lì da millenni... allora è proprio il caso di mandare affanculo qualcuno.


Comunque le persone da mandare affanculo, nella vita di ognuno, sono molte. Però molto spesso è troppo facile dedicarsi al loro affanculamento. Troppo facile e spesso sbagliato.

È molto più corretto mandare affanculo sé stessi, visto che molto, ma molto, spesso causa del nostro mal siamo noi stessi.


Forse non si capisce, ma ne ho un pelin pien le balle. Di che? Di un po' di tutto. La situazione attuale è stancante... e quando la stanchezza sale oltre certi limiti... beh, anche il mio naturale ottimismo sfocia in un bel “Gianni! L'ottimismo è il sale della vita!!! ...Porco...!”


E così mi ritrovo pure io a fare i conti con me stesse. E considerando che il “me stesso” non mi è mai stato troppo simpatico, si comprenderà che fare questi conti non mi piaccia più di tanto! E così, considera cosa hai fatto, pondera cosa stai facendo, immagina cosa farai... mi cala la stanchezza, che dopo quattro ore di niente, che seguono due ore di viaggio e ne precedono altre due di ritorno, e dopo qualche ora di bagordo, il tutto sfoci in una sana sessione di “mavaffanculoatuttivoifottutibastardi”, mi sembra più che naturale!!


Ma non si preoccupino i miei amici... essi non rientrano in questa categoria, anzi! Per fortuna che posseggo sempre loro! Grazie a tutti!


Ma per il resto questa aria di fanculeggiamento è proprio generale.

  • a me stesso;

  • a coloro i quali ho a che fare per “lavoro”;

  • a eventuali compagni di squadra (no, Peppe, tu no...);

  • a lei;

  • a Lei;


Ricordo che il più importante è quello rivolto a me stesso. Perché non si deve essere ipocriti. Delle minchiate che ci succedono siamo al 99,9% colpevoli noi stessi, direttamente o indirettamente. Quindi nessuna scappatoia. Se son coglione son coglione. Poi sarò un coglione simpatico, ma coglione rimango.


E vale anche per voi, non crediate!

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