Lettera dal letto

Eccoci qua, salutando la sorella.
Dunque, in soggiorno gli U2 cantano canzoni degli anni ottanta, ma cantate nei novanta a Roma. Il fatto strano è che le ascolti una ragazza di 22 anni.
Io mi sono trasferito dal balcone al letto, perché son stanco morto. Troppo sport in questi giorni e troppe ore a correre in piedi (chè farlo da sdraiati tutt'ora non mi riesce) dietro alla recepcion.
Scopro che il mio hotel è uno dei pochi pieni dell'isola, meglio così. Epperò la voglia di rallentare un poco ce l'abbiamo.
E anche di dormire più tranquillamente.
Il gatto mi sveglia alle 6, un telefono alle 6 e 30 e poi, come se non bastasse, la sveglia alle 7. Ovviamente la sveglia è inutile, visto che lavoro questo pomeriggio alle 4. Errore mio che non l'ho disattivata.
E così ora, nel mezzogiorno, mi ritrovo a voler andare a dormire invece che sviluppare un applicativo di gestione per aziende. Già, il mio hobby attuale è questo.
Domani è martedì, e se ci riesce di alzarci alle sette, visto che svegliarsi lo si fa già, magari si va a La Pared a mettere piedi e tavola in acqua. Ma presto, prima che arrivino i prfessionisti e gli apprendisti.


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