2 Gennaio 2006 - Castello di Godego

Sono le 11 del mattino, a casa di Alessandro. Mi sono svegliato da poco e ho fatto un sogno.
Un sogno strano, lungo e bello.
Ero in una città che doveva essere Milano, ma con vie e palazzi molto più belli che nella realtà.
Andavamo in giro, all'inizio ero con mia sorella e i miei genitori, era un pomeriggio e cercavamo un locale dove mangiare. Siamo entrati in un bar molto ampio a mangiare... poi in un altro, ma forse era lo stesso. Questo bar era a tre piani, con le pareti azzurre.
L'ho esplorato un po' e ho trovato una sala colma di strumenti musicali... il proprietario si è avvicinato e mi ha consegnato un foglio, o mi ha fatto un cenno così che ho capito che dovevo tornare la sera.
E la sera ci torno con Claudio. C'è uno spettacolo di musica, la parte centrale della stanza si alza e sale ai piani superiori.
Poi comincia a crollare tutto.
Fuggiamo e ci ritroviamo a girovagare per Milano fino a che raggiungiamo il limite della città e, da una collina, vediamo le ultime ville della città, e poi le colline (?).
... e ci ritroviamo in casa di Viviana, Flavia e altre ragazze. Siamo io, Claudio e ... e parliamo, guardiamo la televisione... e a un certo punto io e ... ci baciamo. E siamo contenti...
Poi ci troviamo in una biblioteca, cerchiamo dei libri; su alcuni scaffali ci sono dei fogli bianchi divisi in settori e con scritte in essi alcune sillabe che non comprendiamo.
Poi siamo di nuovo nella casa di Viviana e le altre. E mi fanno i complimenti per ... , e c'è una festa con molta gente. Hanno una terrazza molto grande.
E di nuovo siamo nella biblioteca; una persona è appena uscita, stiamo cercando qualcosa: l'ha presa il ragazzo che è appena andato via! Ma finalmente riesco a capire il senso dei fogli con le sillabe e li traduco: quello che cerchiamo è dietro una cripta lì nella biblioteca!
La apriamo e siamo attaccati non so da cosa, ma arriva il bibliotecario (?) in aiuto: sconfiggiamo la creatura e cominciamo a cadere nel vuoto! Ci vengono incontro dei libri aperti: siamo io , Claudio, ... , e il bibliotecario. Sulle pagine di ogni libro ci sono delle iscrizioni in quattro lingue, un'iscrizione per ogni libro: latino e greco nella pagina di sinistra, aramaico e arabo in quella di destra. Ognuno di noi legge una iscrizione: sono detti di potere.
In tutto sono 12 libri, leggiamo l'ultimo e cominciamo a librarci sopra e "dentro" la città , ma è la parte "mistica" della città!
Grandi poteri ci vengono rivelati, poi viene il tempo di tornare, ma io , incitato da ... , riesco a scoprire l'ultimo!
E torniamo.
Io, grazie a quell'ultima conoscenza, riesco a tornare alla casa di ... senza l'ausilio di mezzi fisici e l'aspetto.
Apro il portone e lei arriva portata da Kosta in vespa: ho paura che sia con lui (?!), ma lei scende e lo saluta, guardo attento, baciandolo sulle guance.
Poi si volta e mi sorride, e si incammina verso di me...
Fine

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