Two points: 18 -20
Beh... alla fine hanno perso. A Marina l'ho detto prima dell'inizio della partita, e anche a mio padre una buona mezz'ora prima del fischio di inizio.
Dovrei cominciare a scommettere.
Perché il mio non è stato disfattismo oppure scongiuro. No.
Puro ragionamento.
La sconfitta mi ha fatto molto male. Non è niente, ovviamente, però se volessi essere uno che a queste cose ci tiene... no, non è vero. Mi ha proprio fatto male.
Gli ultimi minuti li ho vissuti con il cuore in gola, anche grazie a un gioco incredibile sviluppato per cercare di conquistare quei pochi punti necessari alla vittoria.
Ma loro sono stati discretamente bravi. E quei pochi errori commessi hanno pregiudicato il risultato. O meglio: i pochi errori commessi e l'inevitabile leggerezza in alcune giocate.
E qui si dimostra che essere i più forti non serve. Devi voler ammazzare l'avversario. Altrimenti non vinci.
Questo io l'ho imparato ora, e è troppo tardi.
Forse gli All Blacks lo ricorderanno nel prossimo mondiale, altrimenti continueranno a perderli nonostante siano veramente la squadra più forte in assoluto.
Ma oggi non serve. Onore ai Polletti.
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Devono impegnarsi cazzo!