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Showing posts from February, 2005

6 Novembre 2004 - Lisbona

In riva al Tejo. Dietro di noi il rumore della città, con il rombo cupo dei suoi autobus, il suonare di clacson, poi lo stridere di un electrico che passa. Davanti il Tejo, con le sue onde che si infrangono sull'argine su cui sediamo; i battelli di linea che ne collegano le rive, e qualche veliero (uno, in realtà) che ne risale, lento, la lenta corrente. Piano la sera diventa scura, il fiume sempre più cupo, e un po' di stanchezza pesa sugli occhi. Per ora abbiamo girato la città: Alfama, Graca, Bairro Alto. Visto scorci di città vecchia, frammisti a zone degradate. E' una città povera e ricca nello stesso tempo; una città che deve ancora divenire...

5 / 6 Novembre 2004 - Lisbona

Non so più bene che giorno sia. Questa vacanza sta prendendo "pieghe" impreviste. Pensavo sarebbe stata una vacanza di relax e culturo... e invece è di cultura e vita notturna. Per fortuna questa sera, dopo vari giri a vuoto, siamo capitati in un locale "particolare" in Alfama: a bere thé (chà, in portoghese) e a fumare un narghilè alla menta. Ancora il sapore del narghilè lo sento in bocca, e quando respiro anche in gola. Molto buono, nulla a che vedere con il fumo di sigarette o della pipa! E' tutto molto più dolce, più delicato, senza l'assalto violento del catrame e del tabacco. E in più la bontà dello chà, bevuto in bicchieri di vetro, in un locale di luci soffuse, parole e frasi che si intrecciano confondendosi da un tavolo all'altro. Ora sono le quattro passate. La mattina è vicina, troppo vicini... e così è quasi perduta. Questo molto mi dispiace. Voglio vedere questa città di primo mattino, quando comincia a svegliarsi, e come tutte le città mo

4 / 5 Novembre 2004 - Lisbona

Poche righe. Solo per dire che il mio raffreddore va un po' meglio. Ad Heidelberg i bagordi e il freddo mi avevano notevolmente indebolito. E così ieri, primo giorno a Lisbona, ero decisamene a pezzi. Con un orecchio ululante, colpa dell'aereo, e il naso gocciolante. Tacendo della condizione generale, che invece era pessima! Tanto che oggi ho dormito fino all'una e trenta. E sarei andato avanti a dormire anche volentieri! Ora invece l'orecchio non urla più... e lentamente regredisce anche il raffreddore. E infatti la serata è trascorsa bene: fra una cena in una tipica bettola [rua Calzada do Monte, o meglio, poco prima, all'angolo sinistro salendo: sembra una bar... è una bettola e il proprietario parla solo portoghese, anche se è convinto che italiano e portoghese siano uguali e ci si comprenda senza problemi! Però non capirete nulla!], ottimo cibo e vino passabile, e la visione di foto di Anna e dei filmati girati da Alessandro e me. Ora dormire, nella "nostr

4 Novembre 2004 - Lisbona

Ed eccoci qua. Arrivati ieri pomeriggio, accolti a braccia aperte e da una città con il tempo mutevole come l'umore degli dei. Ma di ieri e dei giorni precedenti parlerò, forse, in un altro momento. Ora siamo su un "miradouro", dovrebbe essere quello di Nostra Senora do Monte, vicino a casa di Anna. Nuvoloni neri hanno da poco oscurato un sole che scaldava e illuminava, sia ossa sia la città. Il Tejo, che ancora non abbiamo "incontrato", è poco distante, sembra, e il ponte 25 do Abril (o Vasco da Gama [era il ponte 25 do Abril, ora lo so con certezza!]) lo sovrasta con la sua mole. E' ua città "confusa" questa Lisbona. Si arrampica sulle colline che costeggiano il Tejo, le costruzionii vecchie di quattro o cinque piani le più alte, i quartieri nuovi con palazzoni. Ma in entrambi i casi sembra una città ammassata: una abitazione sull'altra. E qua e là macchie di bosco sembrano lottare per la propria sopravvivenza. Bella, comun